L’attimo fuggente

Onesti cantautori di seconda fila, campioni da Festivalbar, meteore della musica leggera, onorate rock bands: per molti artisti italiani c’è stata una canzone stupenda, a un certo punto. A volte in mezzo ad altre buone cose, a volte in mez- zo al nulla. Ma quella, stupenda.

AA. Ma che bella giornata | Ugolino
(1968)
Ugolino, al secolo Guido Lamberti, raggiunse improvvisamente la notorietà con la canzone “Ma che bella giornata”, un brano che descriveva in tono scherzoso ed ironico la giornata di un uomo qualunque alle prese con i problemi della vita quotidiana. Ugolino che, ovviamente, dopo questo grande successo è praticamente sparito dalla scena musicale, è da molti considerato il “padre” del rock demenziale ed ispiratore di artisti quali Rino Gaetano.

Aria | Dario Baldan Bembo
(Aria, 1975)
Prima di diventare vergognosamente famoso per aver cantato “Amico è” sulla sigla di un quiz di Mike Bongiorno, Dario Baldan Bembo aveva lavorato e scritto musica per tutti (quella di “Minuetto” e “Piccolo uomo” di Mia Martini, e di “Amico” di Renato Zero, tra le altre) e portato al primo posto della hit-parade di Luttazzi una canzone bella, inconsueta e genere “I’m not in love” dei 10cc, cantata con il contagocce. Fu rifatta in inglese da Shirley Bassey con il titolo di “Born to lose”.

Domani domani | Laura Luca
(1978)
Laura Luca, milanese, diplomata in pianoforte, si presentò appena diciannovenne al Festival di Sanremo del 1978 con “Domani domani”, canzone scritta da Gian Pieretti.

Ma quale idea | Pino D’Angiò
(1980)
Una “meteora” molto particolare visto che ne furono vendute milioni di copie anche nel Regno Unito e in Spagna. “Ma quale idea” è inoltre considerata la prima canzone rap europea e parlava di uno sbruffone frequentatore di discoteche che raccontava delle sue conquiste femminili, ovviamente fasulle.

Maracaibo | Lu Colombo
(!981)
Canzone perfetta per i balli di gruppo e dunque va benissimo per essere suonata in due occasioni: o a Capodanno per fare il trenin oppure in spiaggia, dove è capace di far muovere tutti. Persino i più timidi. Comunque fu scritta da David Riondino.

Chiedi chi erano i Beatles | Stadio
(Chiedi chi erano i Beatles, 1984)
Fu grande l’idea del titolo e del modo di confrontare i tempi di chi la scrisse e quelli di chi doveva comprarla. “Scatto a mia nonna le ultime pose” è un bel verso, e la melodia anche. La cantarono anche Dalla e Morandi, ma quella originale è meglio.

Sotto questo sole | Ladri di Biciclette ft. Baccini
(1990)
In coppia con Baccini, un tormentone estivo di quelli duraturi, più della carriera della band di Paolo Belli.

La forza della vita | Paolo Vallesi
(La forza della vita, 1992)
La versione bella di Masini, partì con qualche canzone mega depressa per poi virare sugli inni motivazionali.

Dietro la porta | Cristiano De André
(Canzoni con il naso lungo, 1993)
“Ci sono novità, ci sono notti che per niente al mondo cambierei”, è la versione meno roboante di tutto un vecchio repertorio di proclami sui tempi che cambieranno. Ci arrivò secondo a Sanremo nel 1993.

T'appartengo | Ambra Angiolini
(T'appartengo, 1994)
Il singolo di successo di Non è la Rai, cantato da Ambra Angiolini ragazzina, che poi è diventata un'attrice molto stimata.

Primavera | Marina Rei
(Donna, 1997)
Era un classico della discomusic dei Real Thing, “You to me are everything”. Lei la tirò giù da qualche soffitta, ci mise su un testo sbilenco da teenagers, e ne fece una delle cose più ballabili della storia della musica italiana. E anche la sua “L’allucinazione” non è niente male.

Fiumi di parole | Jalisse
(1997)
Con questo brano i Jalisse ci vinsero addirittura il Festival di Sanremo. Il ritornello assomiglia in modo impressionante a quello di "Listen to your heart" dei Roxette, del 1988.

Acida | Prozac+
(Acidoacida, 1998)
Band pop punk italiana attiva fino al 2006. Questo pezzo lo conoscono tutti e quando parte, scatena anche i più tranquilli.

Frena | Carlotta
(Smack!, 2001)
Hit estiva del 2000.

Tre parole (2001) | Valeria Rossi
(Ricordatevi dei fiori, 2001)
Tormentone estivo dell’estate 2001, questa canzone portò alla ribalta Valeria Rossi anche fuori dal territorio nazionale grazie anche alle “tre parole” canoniche della canzone italiana: “sole, cuore, amore”.

www.mipiacitu | Gazosa
(Smack!, 2001)
I cocchini della Caselli, rimarranno sempre i primi ad aver sdoganato il mondo di internet nella canzone italiana.

La pesca | Tricarico
(Tricarico, 2002)
Formidabile affastellarsi di parole e giochi di parole, con refrain che si attacca addosso: “quanta tenerèzza, apro le mie mani con dolcèzza!”.

Cleptomania | Sugarfree
(Clepto-manie, 2005)
Gli Sugarfree sono diventati mega famosi grazie alla loro hit "Cleptomania" che ogni ramarro d'Italia ha dedicato almeno una volta alla donna amata nel 2005.

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AA. Ma che bella giornata | Ugolino