Lyle Lovett

(1957, Klein, Texas, USA)

Fuori dall’America diventò famoso solo quando sposò Julia Roberts all’apice del successo, e tutti commentarono quanto fosse brutto: ma era tutta invidia, lui ha solo la faccia molto spigolosa, e con quella ha fatto parecchi film di Altman e si è costruito un fascino di gran culto. Ma a parte questa parentesi – con Julia è finita da un pezzo – è un bravo cantautore americano di lunga carriera e repertorio tradizionale che va dal country, al blues a tutti quei generi tradizionali americani lì. Noioso qualche volta, ma se pescate le canzoni giuste è ottimo per il dopo barbecue, mentre il sole scende e la mandria pascola.

Nobody knows me
(Lyle Lovett snd his large band, 1989)
Alla fine è questo che vogliamo: qualcuno che si ricordi quanto zucchero vogliamo nel caffè e ci lasci dormire fino a tardi la domenica. Voi pensate che scherzi.

Stand by your man
(Lyle Lovett snd his large band, 1989)
Nessuno canterà mai “Stand by your man” meglio di Tammy Wynette, e nessuno trascinerà mai con altrettanta passione la sillaba finale di quel “the love you caaaaaan!”. Ma detto questo, può darsi che a voi maschi là fuori venga la lacrima facile anche con la versione di Lyle Lovett, come agli omaccioni del locale country dei Blues Brothers.

Step inside this house
(Step inside this house, 1998)
La scrisse Guy Clarke, vecchio cantautore country ancora in giro in tour con Lovett nel 2007: sulle cose a cui ci affezioniamo, per motivi nostri.
Here’s a book of poems I got
From a girl I used to know
I guess I read it front to back
Fifty times or so
It’s all about the good life
And stayin’ at ease with the world
It’s funny how I love that book
And I never loved that girl

I love everybody
(I love everybody, 1994)
“Io amo tutti quanti, e soprattutto te” è un verso geniale, malgrado i tentativi di rovinarlo enunciando poi come quarti di bue alcuni singoli elementi anatomici che ama di lei (senza mai entrare nello scabroso, peraltro). Coretto di Rickie Lee Jones e Julia Roberts, melodia appiccicosissima e ripetibile all’infinito: “so if you feel lonesome, remember it’s true, I love everybody especially you”.

Moon on my shoulder
(I love everybody, 1994)
Lei se n’è andata, e lui sta lì, con la luna alle spalle “e te in mente”. Molto bella canzone.

Moritat - Mack the knife
(Smile, 2003)
Ci voleva Lyle Lovett per limare al classico teatrale di Kurt Weill quell’andamento baldanzoso del tutto insopportabile e incongruo al suo lugubre testo e addolcirla alla perfezione. Stava nella colonna sonora di Quiz Show, poi fa raccolta in una selezione di canzoni cantate da Lovett nei film.


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